Miele: quando l’apicoltura rispetta l’uomo e le api

ll miele è il prodotto ottenuto dalla trasformazione effettuata dalle api, delle secrezioni dei fiori (nettare) e delle secrezioni di alcuni insetti (melata).

Immagazzinato dalle api nelle cellette dei favi, il miele viene estratto mediante centrifugazione, lasciato decantare in appositi contenitori e successivamente confezionato.

Per la legge italiana, il miele non può subire aggiunte di sorta e gli unici trattamenti a cui può essere sottoposto sono: estrazione dai favi per forza centrifuga; decantazione; filtraggio e cristallizzazione guidata.

Ci sono molti modi di praticare un allevamento, questi cambiano a seconda dei propri interessi.

La qualità del miele alimentare dipende, oltre che dal lavoro delle api e dalle condizioni ambientali (clima, flora ecc.), anche da un secondo fattore: l’intervento dell’uomo. Per favorirne la produzione, estrarlo e metterlo a disposizione del consumatore, egli deve infatti eseguire diverse procedure.

Poiché la produzione di miele da api che si nutrono naturalmente non è sempre uguale e, al contrario, risulta fortemente irregolare da un anno all’altro, alcuni apicoltori nutrono le api con acqua zuccherata, installando appositi dispenser che funzionano come una sorta di mangiatoia.

Ciò, se da un lato migliora la resa globale dell’arnia – che è la casa artificiale costruita dall’uomo in sostituzione all’alveare naturale – dall’altro ne penalizza profumo e sapore.
Non solo, l’uomo può interferire con le caratteristiche organolettiche e gustative dell’alimento anche in molti altri modi come:

  • la manipolazione della flora circostante le arnie;
  • la scelta del periodo di raccolta e il metodo (colatura, centrifugazione ecc.);
  • l’eventuale pastorizzazione dell’alimento, le condizioni di lavorazione e di conservazione ecc.

Oggi le api sono considerate animali in via di estinzione.

Soffrono terribilmente l’antropizzazione ambientale e, più di tutti, l’utilizzo di insetticidi nell’agricoltura.

Tuttavia, essendo gli impollinatori primari, le api consentono la fecondazione delle piante, e senza di esse l’agricoltura rimarrebbe tanto compromessa da divenire insufficiente al sostenimento della popolazione.

È fondamentale che il metodo di conduzione dell’apiario si basi principalmente sul rispetto delle api e dell’ambiente, creando e rendendo l’allevamento biocompatibile, cioè seguendo semplici regole o tecniche a cui attenersi quotidianamente.

Eccone alcune:

  1. L’ingerenza nella vita delle api deve essere mantenuta al minimo.
  2. Niente deve essere inserito nell’alveare che sia conosciuto essere certamente o probabilmente dannoso sia per le api, per noi o l’ambiente nel suo complesso e niente deve essere prelevato che le api non possano permettersi di perdere.
  3. Le api sanno quello che stanno facendo, il nostro lavoro è di ascoltarle e provvedere alle condizioni migliori per il loro benessere, sia all’interno che all’esterno dell’alveare.

 

Questi concetti formano una base solida per il pensiero della nostra azienda riguardo all’approccio alle api e all’apicoltura.

“Naturale”, “equilibrata” o “sostenibile” qualunque nome vogliamo dare all’apicoltura questa rimane di fatto una procedura e pertanto non c’è un’ unica lettura. È necessario restare flessibili e sempre aperti ai metodi che possano migliorare le nostre tecniche.

Dobbiamo essere attenti alle indicazioni su ciò che sembra funzionare, sempre con la possibilità che esistano migliori modalità ancora da scoprire o da riscoprire.

Di certo, al di là dei metodi naturali di apicoltura, è fondamentale rispettare prima di tutto le api, le quali devono essere considerate come insetti impollinatori prima e poi come produttori di miele, perché giocano un ruolo essenziale nel mantenimento della biodiversità e nella conservazione della natura.

Sono insetti impollinatori, cioè permettono l’impollinazione e di conseguenza la formazione dei frutti, trasportando il polline da un fiore all’altro.

Attraverso questa attività garantiscono la presenza di specie vegetali diverse tra loro, un elemento importantissimo per la salute della natura.

È proprio grazie alle api se disponiamo di buona parte della frutta e verdura che mangiamo. Un terzo del nostro cibo dipende infatti dalla loro opera di impollinazione, e rappresentano dunque degli ottimi bio-indicatori.

Insomma, la produzione del miele non è il motivo per cui è importante salvaguardarle: è in gioco qualcosa di molto più grande.

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